sabato 14 ottobre 2006

Green Bay & Gomez

In cucina... vicini al tavolo.
Fa caldo...Afa.
Le dico:
"siediti".
Lei mi guarda, accenna un sorriso. Sposta la sedia, lentamente. La sposta di circa quarantacinque gradi rispetto al tavolo. Punta le mani sul tavolo, muove le anche verso la sedia. si abbassa lentamente. Si siede, lentamente.
"Whiskey?"
"Si".
Vado verso il minibar, afferro la prima bottiglia di Green Bay. Prendo 2 bicchieri. Mi avvicino a lei, che mi guarda con degli occhi languidi ma aggressivi. Una goccia di sudore le scivola dal collo e si ferma un secondo alla base dello sterno. Continua a scendere, piano, lungo il petto, fino a scomparire dietro il suo reggiseno nero. Mi guarda, e sorride ancora. Mi rendo conto che sono stato fermo lì a guardare quella goccia come raccolto in preghiera. Mi risveglio e prendo il ghiaccio dal freezer. due cubetti nel suo, due nel mio.
Mi accosto al capo del tavolo, e vi poggio il bicchiere. Verso due dita di Green. Lei mi guarda, si sistema la bretella del reggiseno e afferra il bicchiere con tre dita. Io mi allontano e vado verso lo stereo. Metto un CD. La musica più sensuale che esista. Mi verso il whiskey e torno al tavolo. Mi siedo di fronte a lei. Mi guarda, con quegli occhi ipnotici.
"Bella questa musica", mentre ancheggia quasi impercettibilmente.
"Lo so".
Ci guardiamo negli occhi. Io faccio ondeggiare il ghiaccio nel bichiere mentre la guardo.
Lei butta giù il suo Green. Si alza, drizzando la schiena ed esaltando la sua sensualità. Piano. Si avvicina lentamente, posando la punta delle dita sul tavolo e facendole strisciare sopra mentre cammina rasente al bordo. I suoi pantaloni verde scuro attillati vanno a finire dentro gli anfibi neri a doppia fibia. E' la donna più sexy che i sia mai capitata da quando sono in questa città. Il suo ancheggiare è diventato ormai una danza di seduzione, e io non riesco a toglierle gli occhi di dosso.
Prendo una sigaretta dal taschino e la porto alla bocca. Tiro fuori l'accendino, e lei me lo prende dalle mani. Prende la sigaretta dalle mie labbra e si avvicina quasi a sfiorarle con le sue, mentre nasconde la sigaretta dietro la schiena. Si tira indietro, e la accende. Si siede su di me, muovendosi come un serpente su un ramo d'albero. Soffia via il fumo. Io capisco che quello è il momento di partecipare al gioco.


Colonna sonora: Gomez - Make no Sound

Nessun commento: