Din Don Dan

Viva il Natale, quel giorno dell'anno che è nato Gesù, quel giorno che potremmo chiamare San Dio, in cui le famiglie si riuniscono, e fondamentalmente ogniuno se ne sarebbe rimasto a casa molto volentieri perchè al pranzo c'è troppo casino, troppi bambini e nessuna voglia di spostarsi da casa.
Ma veniamo al punto centrale del natale, quello che ne fa la festa religiosa più importante, che la rende una festa mondiale ineguagliabile: I regali.
Evviva i regali che fanno sì che la mia auto possa salutare in ordine alfabetico:

- Assicuratore (per l'assicurazione);
- Gommista (per la convergenza, problema che si trascina dal Giorno del fico d'india);
- Meccanico (per la cinghia, se sono fortunato. Altrimenti per un numero indefinito di problemi che tendono ad aumentare esponenzialmente una volta portato il veicolo in officina. C'è una specie di maledizione che fa in modo di rendere il mio motore una sorta di catena di Sant'Antonio dei Guasti);
- Tabacchino (per il bollo).

Dopodichè potrebbero far sì che le persone che mi circondano smettano di rivolgermi frasi come "quand'è che ti accompagno a comprare un paio di pantaloni?", oppure "questi pantaloni hanno un buco. E sono a strisce arancioni, marroni e rosse. E sono in velluto. E sono a zampa", o ancora "il tuo modo di vestire mi ricorda le disgrazie del mondo". Comunque penso che per questo ci sarà tempo.
Detto questo mi sento in dovere di aggiungere che mi rendo conto di essere uno sfruttatore della superstizione altrui (tu lettore puoi sostituire il termine "superstizione" con parole a tuo piacimento quali "fede", "credo", "gamba", "Tom Hanks"), godendo dei benefìci della tradizione religiosa a scopo di lucro. Naturalmente ne sono contento e continuerò a farlo.
A parte tutto questo, anche se in ritardo, tanti auguri a tutti di cuore davvero e buon compleanno a James Edgar Cristos Pereira in arte Gesù.