mercoledì 28 marzo 2007

Le avventure di Jack e Grizzly il camionista

Jack era ragazzo in gamba. Magari non proprio in gamba, ma le sue cartucce da sparare le aveva. Anche se non è che le sue cartucce fossero delle migliori. Ma almeno lui facev- era un minchione - Ok era un minchione.
In ogni caso un sabato, intorno alle 6 del mattino, Jack stava in profonda intimità con Lillinois, una ragazza dai capelli a germoglio. Lo stereo era acceso e accennava blues lenti. Fu a questo punto che il Fato, entrato di nascosto dal bagagliaio, tentò di risucchiare Jack nel vortice della disperazione. Ad un certo punto, infatti, lo stereo lo tradì. Cominciò ad annaspare e a lampeggiare fino a spegnersi. Jack controllò il quadro e si accorse di aver lasciato i fari accesi: la batteria dell'auto si era scaricata.
Ma Jack non si lasciò prendere dal panico, e prendendo per mano il Fato gli spiegò che non aveva tempo per lui, e che doveva finire quello che aveva cominciato. Il Fato gli rispose che non ci si comporta così, ma Jack aveva già ripreso da dove si era fermato. Così Fato si offese e uscì.
Si erano fatte ormai le 7 e 30, ed era ora di andare. Ma le portiere della macchina di Jack erano difettose, ovvero non si aprivano dall'interno. Lui era sempre stato uno trascurato, e si notava soprattutto dal bagagliaio che conteneva residui bellici dal Golfo. Non sapeva come uscire dalla macchina, dal momento che i finestrini elettrici con la batteria scarica non funzionavano, e non avrebbe potuto, perciò, neanche azionare la maniglia dall'esterno. Decise quindi di fare una chiaccherata con la maniglia.
Gli spiegò che l'ossigeno nell'abitacolo era finito e che gli esseri umani, per vivere, hanno bisogno di respirare. Gli spiegò il meccanismo di ossigenazione del sangue, il funzionamento degli alveoli polmonari, il backgammon e la radice quadra. Ma la maniglia dello sportello non capì finchè Jack, esausto, gli mostrò come la fiamma dell'accendino, in condizioni di carenza di ossigeno, si formasse cinque centimetri più sù del normale. La maniglia decise di aprire lo sportello, permettendo a tanto ossigeno di entrare, e a Jack e la sua compagnìa di respirare. Naturalmente Jack accese una sigaretta nonappena l'accendino riprese a funzionare decentemente. A questo punto venne lasciato solo, per poter organizzare la resurrezione della sua auto.
La prima cosa che fece fu dormire.
La mattina tardi, verso il mezzodì, un individuo bussò al finestrino:

Individuo: guarda che ti staranno anche cercando, a quest'ora tarda.
Jack (in dormiveglia, cercando di mettere a fuoco l'immagine di una specie di grizzly con gli occhiali): umpf.
Grizzly: è mezzogiorno, eh!
Jack: no.
Grizzly (andando via): boff boff.
Jack: mi pare di si.

Quando Jack si rese conto che quell'individuo era la sua unica salvezza per poter resuscitare la macchina si svegliò di fretta e lo rincorse. Mentre il camionista si apprestava alla difficile operazione lazzarica, Jack tentava di apparire apposto, cercando di barcollare e parlare il meno possibile

Camionista: beh, ballato ieri?
Jack (mentendo per fermare il discorso sul nascere): si.

Quello che Jack non sapeva era che la domanda dell'uomo era sorta per via di una gomma da masticare (bianca) spiaccicata lungo il torso e la manica della camicia (nera) del ragazzo. Solo una volta tornato a casa Jack si sarebbe accorto del danno. La camicia rimase in freezer per tanto tempo, finchè non si dimenicarono tutti di lei.
A questo si aggiungeva che durante il viaggio di ritorno, per via della batteria scarica, l'impianto elettronico dell'auto di Jack tendeva ad aumentare il numero di giri del motore, facendo sì che i passanti associassero alla sua immagine quella di un vecchietto che sfriziona gioioso su una Uno smarmittata. Da quel giorno non si seppe più nulla di lui -meglio così-.



Edit: questa storia è frutto dell'immaginazione dell'autore

6 commenti:

Biby__ ha detto...

dimmi che non è successo davvero....
ahuahauhauahauahauhauahuhu

(io non lascio mai luci e stereo accesi nella macchina spenta, un po per il motivo della batteria e un po perche son tanalla)

mumucs ha detto...

suasuasuahuahuahuahuahua

rafunz ha detto...

aha ahaha aahah uahaha... stupenda!

Quintin ha detto...

certo che non è successo davvero, eh.. è fantasia

Anonimo ha detto...

Edit: questa storia è frutto dell'impaginazione dell'autore... ah no... volevo dire... uff!
Queasta storia è frutto della genialità dell'autore.

Quintin ha detto...

e anche del rincoglionimento coassiale di questo fantomatico Jack